Porto Venere, 24 maggio 2009L'occasione della gita a Porto Venere, dava a me la possibilità di partire qualche giorno prima per andare trovare mio fratello Antonio che abita in quei paraggi. Con lui passare qualche giornata al mare, prendere un po' di sole e mangiare del buon pesce in qualche ristorantino. In realtà quel “disgraziato”, mi ha fatto scalare le Alpi Apuane, mi sono bruciato al sole e mi ha sfamato con dei panini preparati durante qualche sosta. Comunque, è stato bello lo stesso.
Questa mattina di buon ora, ero già pronto sul molo di Porto Venere ad aspettare il pullman con i gitanti che arrivavano da Vigevano e quando li vidi arrivare tutti colorati e schiamazzanti, ho provato molta gioia nel rivederli in questo bellissima località di mare.
Con loro abbiamo preso il traghetto e siamo andati sull'isola Palmaria per fare la corsa in programma. Una foto ricordo di tutti e poi alla Fortezza del Mare per cambiarsi e depositare la borsa con i viveri e i vestiti.
Io parto per la 12 km con mio fratello, Luciano, Adriano e Giacomo (Quanto tempo! Uno dei primi marciatori del gruppo. Ben tornato!). La strada è bella e procede in una moderata salita tra una vegetazione di macchia mediterranea. Alla deviazione dei sei km, ci fanno scendere verso il mare, in un tortuoso sentiero, dove la vista verso l'isola di Tino è spettacolare.
Arrivati ai bordi di una spiaggetta, troviamo il primo ristoro e facciamo una breve sosta. Proseguendo lungo il mare, troviamo due belle sirene, sdraiate nei sassi che prendono il sole...!!!
Riprendo il percorso, questa volta in salita che ci porta, oltre ad ammirare altri paesaggi, al secondo ristoro questa volta più fornito.
I km si susseguono tra il folto verde e si arriva così verso la punta dell'isola prossima allo stretto.
Qui in lontananza vediamo il pendio delle Cinque Terre, ma soprattuto la splendida baia di Porto Venere con una miriadi di imbarcazioni e la chiesa di San Pietro in primo piano.
Percorriamo gli ultimi km, costeggiando l'isola sul bordo del mare tra bagnanti in villeggiatura e turisti per una passeggiata. Arriviamo così alla fine della corsa, dove il ristoro è ben fornito e la focaccia ligure è sempre ben gradita che consumiamo in attesa di andare a pranzo.
Chi al sacco chi al ristorate, concludiamo l'avventura e per più sportivi un bel bagno in mare, per i più belli, sulla spiaggia a prendere la tintarella.
Angelo