domenica 31 agosto 2008

5^ QUATAR PASS INTURAN A SUMM



Sommo – 31 agosto 2008

Sommo è considerato il paesi degli asini e in giro per il paese si possono vedere ed ammirare diversi murales molto belli dedicati a questo animale. Un animale mansueto, paziente e lavoratore.
Ovviamente gli abitanti di questo paese invece non sono degli asini, ma persone molto cordiali ed ospitali, infatti una bella signora di servizio lungo il percorso, m’ha detto che tutto ciò è legato ad una leggenda molto lunga da raccontare.
Dato che questa marcia non offre molti spunti di cronaca, vi inserisco io una leggenda da leggere su questi animali, così iniziamo a riprendere la nostra attività agonistica con una riflessione.
Angelo

L'ASINO
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo.
Non si era fatto male, ma non poteva uscire dal pozzo.
L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo. Al contrario chiamò i suoi vicini perchè lo aiutassero a seppellire vivo l'asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l'asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo tutti videro come l'asino riusci ad arrivare fino all'imboccatura del pozzo, oltrepassare oltre il bordo e uscirne trottando.
La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra.
Principalmente se sarai dentro un pozzo.
Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra.
Quindi, accetta la terra che ti tirano addosso, poichè essa può costituire la soluzione e non il problema

























sabato 30 agosto 2008

Corsa dei Rioni


Robbio – 29 agosto 2008
Robbio l’ho sempre considerata una città di provincia grassa e opulenta, dove il detto “scarpe grosse e cervello fino” ben si adatta in questo caso.
Il viaggio per arrivare in questa città, l’ho fatto con la bellissima e simpatica Cristina che mi ha tenuto compagnia raccontandomi delle trascorse vacanze.
Ci ha accolto all’arrivo l’indefesso Ferrari e con lui siamo andati a fare l’iscrizione.
La corsa come dice il titolo, si sviluppa nel centro abitato, da dove si possono ammirare i numerosi monumenti molto interessanti perché antichi e conservati bene.
Ma questi monumenti non li possono ammirare i concorrenti di questa competitiva, che faticano in questo percorso di città, fatta più per le carriole di cui è imminente il palio.
All’arrivo in questa serata afosa, troviamo anche il resto del gruppo e con loro facciamo una foto-ricordo con altri amici.
Poi chi da una parte, chi da l’altra ci arrangiamo per assaggiare qualche fetta di salame da consumare in compagnia e finisce così la serata con le donne euforiche per una foto in compagnia del fotografo.
Angelo





















giovedì 28 agosto 2008

Souvenir da.....

Avevo invitato i soci a spedire una foto delle loro vacanze.

Per adesso ha risposto solo il nostro presidente che ci ha inviato alcune immagini scattate in Trentino con la famiglia. Questo è il commento di sua figlia.
È stata proprio una bella vacanza e poi con il papà chi non si diverte.. o almeno così credo perchè con tutto quello che ha combinato siamo riusciti a divertirci tutti in ogni momento..soprattutto quando a dimostrato la sua bravura a cavalcare..diciamo.. Salutoni a tutto l'Avis!!!!!!!






Mi ci accodo anch'io con una foto delle mie vacanze nel Lazio, dove in un'escursione giornaliera sono andato in Abruzzo a Campo Imperatore, e da lì con una camminata di un'ora al rifugio Franchetti del Cai di Roma.

domenica 24 agosto 2008

Straolevano



Olevano – 24 agosto 2008

Olevano di Lomellina è un piccolo comune della provincia pavese. E' un paese di antiche origini la cui esistenza è sempre stata legata all'agricoltura che ancora oggi costituisce l'attività principale.
E’ dal bellissimo museo della Vita e Tradizione Contadina di questo paese che prende il via la Straolevano di 10 Km, un percorso che si sviluppa sopratutto in mezzo la campagna.
A questa corsa ci siamo presentati in parecchi all’appuntamento, anche perché alcuni del gruppo finite le ferie, hanno ripreso l’attività agonistica.
La prima parte del percorso ci porta a costeggiare il torrente Agogna che qui in pianura scorre in modo placido in mezzo alle risaie tra una folta e rustica vegetazione.
Prosegue la nostra marcia fra carreggiate di campagna ideali per queste campestri, dove un ultimo sole di agosto, ci regala una bella giornata calda con un’aria limpida e frizzante.
Si arriva in vista del paese in concomitanza con il transito della competitiva, dove cerco di fare delle foto ma il controluce di quel momento complica la ripresa.
All’arrivo ci ritroviamo con gli ex vacanzieri e tra baci ed abbracci festeggiamo il ritorno.
Angelo

























sabato 23 agosto 2008

16° Corsa Podistica Notturna di Porta Casale



Vercelli - 22 agosto 2008

L’invito di Annamaria per la corsa di ieri sera si concludeva così:
“…mi hanno detto che si mangia la panissa”.
Certo che se non fossi andato alla corsa mi sarei perso qualcosa; decido anch’io di partecipare a questa gara a Vercelli, 16° Corsa Podistica Notturna di Porta Casale.
Arrivato colà, mi aggrego subito a Renzo con sua moglie, Giovanna, Nadia e altri per un iniziale percorso cittadino. Si prosegue poi in riva al Sesia per un breve tratto dove da lontano si vede il ponte della statale e quindi si conclude il resto del percorso sotto la “lea” in concomitanza con l’arrivo della competitiva.
Faccio la foto a Monica, Annamaria e Vincenzo in effetti un po’ stravolti per l’imminente arrivo. Un’altra foto a un non so quale precisato gruppo che Annamaria aggancia, che in un prolisso discorso di http.com spiega a loro come recuperare la foto nel web.
La seconda parte della serata prosegue mettendosi in fila per prenotare la “panissa”, un piatto tipico vercellese fatto ovviamente con il riso, condito con fagioli, carne trita ed insaporito con del pepe. Molto buono, gustoso da innaffiare con del buon vino o con della birra.
Mentre vado a raggiungere la compagnia con il vassoio in mano, mi strattona Pontiroli per salutarmi e gli faccio una foto perché è più allegro del solito (forse merito della “panissa”).
Finalmente anch’io mi siedo per mangiare assieme al gruppo ed allegramente consumiamo quello che abbiamo prenotato a questa famosa Sagra d’la Panissa. Si aggrega alla compagnia per ultimo Ferrari, che dopo aver recuperato il premio di gruppo, si siede anche lui e più affamato del solito non offre a nessuno.
Alla fine un’orchestra con musica vivace, invita tutti a ballare le danze di sempre dove le scatenate Monica e Chiara di Gambolò si esibiscono in balli più o meno latini, merito anche di qualche bicchiere di troppo consumato con questa benedetta “panissa”.

Angelo