Sabato 12 gennaio
Dopo due giorni di pioggia continua c’è qualche defezione, Ha smesso di piovere, ma l’illusione dura poco; arrivati ad Arona, alla pioggia si è aggiunto anche il vento …a tutto c’è un limite! Il posto è molto bello, si corre ai margini del lago che per l’occasione ci regala un panorama suggestivo: il vento lo ha increspato tutto e sullo sfondo sopra le crestine bianche si scorge la Rocca d’Angera. Subito un applauso all’organizzazione che ha preparato e saputo mantenere, a dispetto delle condizioni atmosferiche, un percorso bello che si snoda tra prati, ma che corre anche lungo la spiaggia a qualche centimetro dal lago e scavalca un torrente; complimenti!. Ma non siamo qui a fare i turisti e consumata la ricognizione al riparo di un tendone allestito all’uopo, ci prepariamo per il riscaldamento: bisogna calcolare bene i tempi, fuori le condizioni non sono facili: piove ed soffia un gelido vento. Tocca a noi ‘uscire dai box’ per saggiare il ‘frescolino’ sulle gambe e le braccia. Personalmente pensavo che le condizioni atmosferiche avessero mietuto molte più vittime, ma mi sbagliavo i partecipanti sono tanti, meglio …ci si scalda. (200partecipanti)Il colpo di pistola fa sparire vento, freddo, fango, pozzanghere e si parte…… ho 44 anni suonati, ma ritrovarmi a calciare l’acqua sollevata dall’altro piede mi fa tornare ragazzino.. il cross è una ‘droga’ meglio della pista.
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