BASILICA S. LANFRANCO VESCOVO
La chiesa fu eretta vicino alla via di collegamento con Pavia, percorsa da viandanti e pellegrini che potevano trovare ristoro presso l’hospitium del monastero. La scelta insediativi risponde alla tradizione e allo spirito vallombrosiano per favorire da un lato la meditazione e dall’altro le esigenze della predicazione.Poche notizie sono rimaste dei primi anni di vita del monastero. Il periodo forse più significativo coincide con gli anni di episcopato di Lanfranco Beccari che fu spesso ospite di questo monastero in cui decise di trascorrere l’ultimo periodo della sua vita e dove fu sepolto in fama di santità. Al suo nome si lega la nuova dedicazione della chiesa.
L’anno della sua morte (1198) e la datazione agli affreschi a lui dedicati (XIII sec.) vengono considerati termini di riferimento cronologico per la ricostruzione della chiesa.
L’anno della sua morte (1198) e la datazione agli affreschi a lui dedicati (XIII sec.) vengono considerati termini di riferimento cronologico per la ricostruzione della chiesa.
Questa corsa io l’avevo fatta qualche anno fa e quindi il poterla ripetere, sapendo che era fatta in riva al Ticino, mi entusiasmava.
Quindi con la compagnia ci siamo preparati per fare la 10 km, che con il sole e in centro la campagna, doveva essere bellissima.
Il percorso si sviluppava all’andata in mezzo alle coltivazioni ed il ritorno in riva al Tcino.
Il problema è che camminando in questa stagione per la campagna nuvole di moscerini ti assalgono senza darti tregua, al ritorno in riva al Ticino, fameliche zanzare ti lasciano sulle gambe e sulle braccia delle sgradite bolle ricordo.
Solo all’ora mi ricordai che l’avevo fatta in un’altra stagione, una stagione piovosa e fredda dove quei fastidiosi insetti non c’erano già più.
Comunque in compenso, il ristoro all’arrivo era molto fornito e sostanzioso e si gustava in completo relax tra le mura un vecchio monastero.
E in questa cornice di un meraviglioso chiostro antico si concludeva la corsa e si tornava a casa.
Quindi con la compagnia ci siamo preparati per fare la 10 km, che con il sole e in centro la campagna, doveva essere bellissima.
Il percorso si sviluppava all’andata in mezzo alle coltivazioni ed il ritorno in riva al Tcino.
Il problema è che camminando in questa stagione per la campagna nuvole di moscerini ti assalgono senza darti tregua, al ritorno in riva al Ticino, fameliche zanzare ti lasciano sulle gambe e sulle braccia delle sgradite bolle ricordo.
Solo all’ora mi ricordai che l’avevo fatta in un’altra stagione, una stagione piovosa e fredda dove quei fastidiosi insetti non c’erano già più.
Comunque in compenso, il ristoro all’arrivo era molto fornito e sostanzioso e si gustava in completo relax tra le mura un vecchio monastero.
E in questa cornice di un meraviglioso chiostro antico si concludeva la corsa e si tornava a casa.
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