domenica 8 marzo 2009

23^ MARATONA DEL DOSSO



Gaggiano, 8 marzo 2009

Il nome completo della chiesetta era; “Oratorio della Madonna della Purificazione di Cantalupo”.
Il terreno in cui sorgeva infatti, apparteneva ai poderi di quella cascina, costruita nel 1479; il nome era però troppo lungo per la gente semplice, che ricorse alla più popolare definizione di “Madonna del Doss”.
E’ infatti un quadro della Madonna dalla faccia scura, che i devoti di questo santuario, festeggiano il 25 marzo in coincidenza con la festa dell’Annunciazione.
Attraverso diversi passaggi di proprietà, la cappella pervenne alla contessa Alessandra Bergomi Ferrari la quale la donò trent’anni fa, alla Parrocchia di Gaggiano.
I secoli hanno intrecciato attorno alla cappella anche qualche leggenda sull’origine misteriosa e sui poteri di guarigione di questo quadro, ma non potevano sapere che un giorno avrebbe dato il nome ad una bella marcia: la Marcia del Doss.

La giornata splendida primaverile e l’assenza di altre manifestazioni nei dintorni, ha raccolto qui a Gaggiano, un gran numero di partecipanti (circa 5000) alla ormai collaudata Marcia del Doss.
Sebbene questa corsa parta all’estrema periferia di Gaggiano, la prima parte del percorso si svolge attraversando l’abitato del paese, proseguendo passando in mezzo ai capannoni della zona industriale di Bonirola, solitamente intasate di muletti e furgoni di gente che lavora.
Si arriva così ad affrontare la campagna piatta e spoglia dove da lontano si erge la cappella della Madonna del Dosso.
Tuttavia anche se la gente è tanta, non c’è confusione e ressa su questo percorso e con calma arriviamo anche noi davanti a questa cappelletta votiva.
Un pensiero religioso non attenua la stanchezza, ma ci porta a sperare in qualche certezza, soprattutto oggi in questo mondo confuso.
Proseguendo con la marcia, la certezza questa volta è più concreta, perché la successiva sosta la facciamo per il ristoro, dove anche solamente un po’ di tè, ci fa “tirare” fino all’arrivo della corsa.
Qui oltre ad una grande confusione, ritroviamo i nostri amici di gruppo e con grande e bella sorpresa anche qualche “nuova uscita” dal lungo letargo.
Angelo

















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