domenica 28 giugno 2009

26 giugno 7 cortili Gambolò







































































































































ecco alcune foto dei nostri dal sito dell'avis gambolò

vi riporto questo pezzo dell'amico Libanore che condivido pienamente... per le foto ed altro; http://www.allegrabanda.com/
anna maria

Dopo una competizione agonistica qualunque essa sia, si può scrivere di classifiche, di vittorie e di prestazioni memorabili. Oggi no, voglio scrivere di atmosfera, si, di aria che si respirava il 26 giugno a Gambolò in una delle zone più lontane e periferiche dell'estesa provincia Pavese. In calendari fitti di gare, a volte più per riempire di quantità piuttosto che di qualità, bisognerebbe per iniziare a fare un po' di selezione, ad istituire un premio qualità da conferire all'organizzatore, ma non come spesso accade per compiacere l'amico o l'organizzatore importante, ma solo e realmente per premiare gli sforzi organizzativi e la riuscita o meno della manifestazione. Bisognerebbe istituire tale premio (e me ne farò promotore) in base ad una serie di parametri votati e rispettati, non solo da parte di una commissione, ma anche da parte degli stessi partecipanti. Senza ombra di dubbio devo affermare, dopo averla corsa ormai diverse volte negli ultimi anni, che la "Corsa dei Sette Cortili" organizzata dagli amici dell'Avis Gambolò, è sicuramente una delle serie e poche gare candidate ad aggiudicarsi questo, per ora solo nel mio immaginario, premio.Diversi i parametri soddisfatti, a cominciare da forse quello più importante, ovvero l'atmosfera che da subito si respira arrivando qui. E' incredibile, il paese è tutto sveglio ed attivo sin dalle prime ore, e addirittura ne è anima della corsa, aprendo i propri cortili all'attraversamento della corsa. L'atmosfera è creata anche dalle mille anime laboriose in maglietta gialla che si stanno facendo in quattro per accoglierci e coccolarci al meglio. Persino gli atleti più veloci che potrebbero anche vincere o ben piazzarsi….oggi lavorano per tutti gli altri, il podismo è anche questo, a turno chi organizza si presta agli altri. Gli ingredienti ci sono tutti, bella la piazza, bello l'allestimento, ottima l'organizzazione che tanto di prescrizioni, con tanto di chip (cosa rara nelle nostre gare locali…. altra mia fissa), con ricche premiazioni, con ricco ristoro, con una bella maglietta ricordo, con un deposito borse, che malgrado i continui furti subiti (in altre gare di campionato), viene comunque con ignoranza snobbato. Corrono tutti, perché ci sono distanze per tutti dai più piccoli, agli over settanta, competitivi e non competitivi. Ci sono pure le lepri Keniane sponsorizzate Nike.. C'è il pubblico, tanto tanto tanto pubblico, che applaude, incita urla, e nei continui passaggi e ripassaggi in centro sembra veramente di essere a Pamplona nella corrida dei tori. E la gara, il tracciato??? Incredibile e penso veramente unico, il percorso, a dir poco tortuoso, con curve e controcurve (guardando la mappa disegnata dal garmin sembra un labirinto), con continui cambi di ritmo che in confronto un normale fartlek sembra un lentissimo, con le pulsazioni che sono fuori giri, con la strada che ti scorre veloce sotto le scarpe, scende, risale, spiana, dietro ogni curva che affronti passando rasente ai muri, scopri solo all'improvviso il nuovo tratto che ti aspetta, che è talmente vario che non riesci negli anni a memorizzare, e poi dentro a testa bassa nei cortili, tra gli orti, passando in entrate con ghiaia, in sentierini sterrati in cui obbligatoriamente ti devi porre in fila indiana, a tratti piastrellati che ti fan scivolare, dentro a testa bassa per poi riaprirsi a ventaglio, dando giù tutto appena il cancello o l'uscita ti riporta verso la strada. Asfalto, sterrato,ghiaia, pavè, piastrelle… non hai alternativa, per correre devi staccare la testa e volare. Incredibile, non c'è respiro, non c'è un unico tratto tanto dritto per studiare se i tuoi avversari stanno calando o stanno andando via, non c'è un unico tratto in cui può rilassare le braccia pensando al km successivo. E' una gara da fare a tutta, senza risparmio, 6,5 km fuori giri da fare senza guardare ne il cronometro ne i battiti, e per tornare a respirare c'è tempo solo dopo il traguardo. Le urla, il tifo, la gente ti fa volare qualsiasi sia la tua posizione, non sei mai solo, Che gara, che atmosfera. Grandi Ragazzi, complimenti infiniti, siete per me tra le migliori gare dell'anno.Andrea Libanore 27-06-09

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