mercoledì 6 gennaio 2010
11^ CROSS DELLE CASCINE
11^ CROSS DELLE CASCINE
San Martino Siccomario, 6 gennaio 2010
La corsa della Befana, è una corsa che si fa alla Cascina Paradiso Vecchio; una cascina infognata nella Valle del Ticino dopo Carbonara, verso Pavia.
Per arrivarci la strada non è molto agevole, sopratutto oggi che il fondo ghiacciato ed innevato, la rende insidiosa e scivolosa. Difatti l’Angelo, il marito della Elena, ha sbandato in curva ed è uscito un po’ fuori strada; per fortuna tutto si è risolto senza danni per l’auto e i passeggeri.
Arrivati là comunque, le cose cambiano perché lo spazio è grande e la cascina accogliente, anche se si arriva che è ancora un po’ buio.
Nell’alba che avanza e rischiara il paesaggio, da lontano vedo le nostre donne e dato che oggi è la loro festa, vado a salutare delle bellissime “befane”.
Parto subito con Carlo per la strada alberata da dove siamo arrivati e scansando le auto che ne frattempo continuano ad arrivare, andiamo verso la campagna ancora in molti tratti spruzzata di neve.
Costeggiando la ferrovia si arriva sul bordo della costa, dove il transito di qualche treno solitario, con un fischio interrompe il silenzio della campagna.
Ci raggiungono nel frattempo, alcuni dei nostri capeggiati dall’esuberante Paolo Laria e con loro proseguiamo il tragitto assieme chiacchierando sulle feste trascorse.
Nel frattempo ci superano di corsa alcuni del gruppo e tra loro vedo ben intabarrata, la ben ritrovata Cristina Tosello, che tutta sorridente con un cenno mi saluta.
Il percorso è bello in questa mattinata rischiarata dal sole, ma il fondo ghiacciato di neve residua, rende la strada scivolosa e in più di qualche occasione rischio di andare a gambe per aria.
Quindi tra curve e giravolte del percorso, il tempo passa e i km si fanno, ma su un percorso di 8 km si sperava qualche ristoro volante per almeno un po’ di tè bollente.
Invece tutto ciò ritroviamo all’arrivo in abbondanza e ben servito. Per coloro poi che non si sono stancati delle spese di Natale, uno spaccio aziendale metteva in mostra ogni ben di Dio; tutta roba sana, rustica e di cascina.
Angelo
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