La super dinamica Annamaria, ogni anno mi spedisce il volantino
della Moon Light, non so se me lo spedisce come invito personale o se la mia
mail la mette in una kilometrica lista da spedire in automatico a mezzo mondo,
così da informare tutti dell’evento, comunque sia per l’occasione cerco di
liberarmi per quel giorno, sia per partecipare alla camminata, ma sopratutto
per omaggiare il suo impegno nell’organizzare questo marcia.
La frazione della Buccella non è un borgo che frequento spesso,
anche perché c’è poco o niente da vedere, l’ultima volta che sono stato lì, il
parcheggio vicino alla chiesa era un prato fangoso ingombro di carri agricoli e
macchine dismesse della cascina, quindi trovarlo pulito e ordinato mi ha fatto
molto piacere; vuol dire che è vissuto e le persone che ci vivono la tengono in
considerazione.
Lunedi sera la corsa partiva da qui.
Quando arrivai già alcuni podisti si erano raggruppati e in attesa
della partenza, conversavano tra di loro salutando chi arrivava.
Cala la sera e la notte avanza veloce in questa stagione, quindi
fatta la foto di gruppo tra grida e schiamazzi, pila in mano finalmente si
parte.
Un’occhiata verso oriente per vedere la luna piena, ma una
nuvolaglia scura ne occulta ogni traccia; pazienza, eravamo venuti per questo
evento ma la fortuna non ci è propizia, in compenso la serata e mite e si
cammina volentieri.
Superata la cascina, prima una svolta a sinistra e poi di nuovo a
sinistra su un rettilineo fiancheggiato da qualche abitazione, dove qualche
cane solitario abbaia più per farci festa che per minacciare qualcuno.
Verso ponente un chiarore rosa segnala che il sole è appena
tramontato, mentre le luci lontane disegnano in una linea retta l’orizzonte
lontano, facendoci intuire la posizione della città di Novara.
Il percorso non è lungo e quindi di nuovo a sinistra e poi di
nuovo a sinistra, così da ritornare di nuovo in via Bucella e in dirittura
d’arrivo ci superano gli atleti della competitiva.
Le torce ai lati della strada, le luci ballonzolanti delle
pile, il parlare sommesso dei partecipanti, mi hanno richiamato alla memoria
quelle processioni che si facevano il Venerdì Santo con il Cristo Morto,
mancava qualche donnetta che iniziasse il rosario e il gioco era fatto.
Scherzi a parte, la serata suggestiva richiamava tanti ricordi di
un passato remoto, in cui tutto era semplice e la natura dominava
incontrastata, con quello che c’era di bello e meno bello sia fuori che dentro
di noi, comprese le tradizioni religiose.
La luna comunque per un istante ha fatto capolino ma poi è di novo
tornata dietro le nuvole, avrà pensato che nella terra nulla è cambiato, seppur
con tanta tecnologia la luna piena ha sempre la sua magia.
All’arrivo biscotti e crostata per tutti i partecipanti.
Brava Anna, bravo Pierino e bravi quanti si sono prodigati per
questo evento.
Angelo B.
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