Vigevano, 29 aprile 2009
Sono tre le cose da mettere in evidenza in questa manifestazione; acqua, acqua, acqua.
Era da una settimana che controllavo le previsioni e speravo che quelle nuvole con le gocce su meteo.it svanissero, invece oggi acqua a catinelle per tutto il giorno. Peccato!
Peccato, perché allo stadio le “cose” erano state fatte alla grande, con striscioni, gonfiabili, bancarelle, ecc. e quindi suppongo che l’organizzazione abbia pensato anche al resto della città.
Suppongo, perché la mia idea era quella di fare un giro in bicicletta per vedere tutto ciò e rincorrere così gli atleti per fare un po’ di foto, ma con la acqua che veniva e l’ombrello da reggere, l’unica soluzione era di restare allo stadio per fotografare almeno la partenza e l’arrivo.
Così ho fatto e quindi, per ingannare l’attesa, sono andato in cerca di qualcuno dei nostri di servizio alla corsa che così oltre a fare qualche foto, scambiare con loro qualche chiacchiera.
Intanto allo stadio la gente continuava ad affluire e questi oltre ad andare a ritirare i pettorali, cercavano un angolo protetto per cambiarsi e depositare le borse.
“Angelo, Angelo”, più che un urlo ero uno strillo, che Cristina sbracciandosi in tribuna, mi invitava a salire per salutarla. Era là con la mamma Anna assieme ad Annamaria, Sempio, e Marica che si erano accaparrate uno spazio in tribuna per cambiarsi.
Intanto la gente arrivava e aumentava la confusione. Lo speaker parlava senza sosta e invitava gli atleti a scendere in pista per la partenza.
Uno sparo e via. Dopo alcuni secondi, una fiume di atleti di corsa, sfilano davanti alle gradinate per uscire dallo stadio e iniziare il percorso cittadino.
Anche se viste tante volte queste partenze, a Vigevano, nel nostro stadio, questo evento da un po’ di emozione e lo sbattere delle scarpe degli atleti di corsa nella pista, mette un po’ di malinconia per la mancata partecipazione.
Partiti i migliori, rimangono i belli; la Family Run. Questi concorrenti senza pretese, sono di un pittoresco commovente. La pioggia no li ha scoraggiati e quindi con ogni mezzo si sono presentati per fare questa corsa organizzata per l’occasione.
Uno sparo anche per loro e via. Bambini, adulti, famiglie con il passeggino, scolaresche, tutti sorridenti ed allegri, chi camminando, chi di corsa, anche loro ad invadere la città.
Intanto la pioggia non dà tregua e continua a scendere bagnando ogni cosa. Io vado al chiosco degli alpini per bere un po’ di te per scaldarmi un po’ e per ingannare l’attesa.
Finalmente qualcuno arriva, però sono quelli della Family, che seppur dopo aver fatto solamente quattro km, dei ragazzi arrivano rossi e paonazzi tutti soddisfatti.
L’attesa pero è per la competitiva e dopo poco arriva il primo atleta. I fotografi e la stampa sono per costui, che onestamente realizza il percorso con un tempo molto buono e un distacco notevole dal secondo classificato.
La mia attenzione però è per il primo atleta con la maglietta dell’Avis Vigevano. Difatti dopo poco arriva anche lui Grisotti Giuseppe, di seguito poi Cesani Marco e Carnevale Carlino Massimo.
La confusione è grande ma in questo frangente l’attesa non mi pesa perché spero di vedere gli altri. Difatti in lontananza, prima Sempio e quindi di seguito le donne con Cristina, Sabina e Marica arrivano stanche ma soddisfatte della loro impresa.
L’altoparlante intanto reclama gli atleti per la premiazione ma io tutto inzuppato e con le mani che non sentivo più dal freddo decisi che per oggi ne avevo abbastanza, lascio lo stadio e così concludo la mia giornata.
Angelo
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