Bressana Bottarone - 12 settembre 2008
Bressana Bottarone è il paese che ci ha ospitato ieri sera per la notturna in programma. L’appuntamento è davanti all’imponente CASA COMUNALE, un edificio di mattoni rossi sede anche del municipio.
Solitamente le notturne si fanno al calar della sera, ma a questa corsa invece data la stagione avanzata, si parte che è già buio.
La maggior parte del gruppo si iscrive per fare la competitiva, io invece parto subito assieme ad Elena e a suo marito per attraversare il paese già illuminato dai lampioni pubblici.
Il ticchettio del bastone di Angelo sul marciapiede, ci accompagna fuori dal paese e lì ci inoltriamo nel buio profondo della sera su strade sterrate per niente illuminate.
Io cammino in silenzio assaporando il profumo della terra, mentre tutto intorno il frinire dei grilli si contrappone al richiamo della civetta.
Non c’è timore in queste strade sperdute, perché alcuni atleti superandoci di corsa, con il rumore dei loro passi sulla ghiaia, tranquillizza il nostro isolamento.
Tutto questo finisce con l’arrivo della competitiva, che spazza via la solitudine e la poesia.
Vedo passare Marco per primo e poi Marcello che in urlo mi saluta. Poi tutti gli altri sudati che arrivano soddisfatti in compagnia.
Mentre vado a cambiarmi, trovo dei “ganzi” che si mettono in posa per esibire non so che cosa; di sicuro ridono, ma fanno anche ridere.
La premiazione ci ritrova riuniti per un’ultima posa e sebbene il primo gruppo fossero oltre cinquanta, noi eravamo più numerosi e più chiassosi.
Angelo
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